Il Colle del Nivolet si trova all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso, a confine tra la Valle dell’Orco in Piemonte e la Valsavarenche in Valle d’Aosta.
Un paesaggio montano selvaggio, ricco di laghi e distese di prati fioriti a due passi dal cielo.

La sua altezza di 2612 m s.l.m. è raggiungibile in auto. La salita tutta curve che porta al Colle del Nivolet è una meta preferita dai ciclisti, nel 2019 per la prima volta il Giro d’Italia ha fatto tappa al Lago Serrù.
Il Colle del Nivolet è anche molto apprezzato dagli astrofili, perchè è uno dei luoghi più bui d’Italia. Le montagne che fanno da scudo alla luce delle pianure e delle città, lo rendono quasi totalmente immune all’inquinamento luminoso.
Una giornata al Colle del Nivolet
Partiamo da Casale Monferrato, autostrada E25 fino a Ivrea, proseguiamo con la provinciale SP460 passiamo da Castellamonte per raggiungere Ceresole Reale. Lungo la strada facciamo tappa a Noasca.
La cascata di Noasca
Passando per il piccolo paese di Noasca, rimaniamo colpiti dalla spettacolare cascata che si vede a bordo strada. Ci fermiamo per qualche foto, e notiamo che di fianco alla cascata, vicino alla chiesa, c’è un sentiero che porta in cima dove le acque hanno il salto più alto. Dietro al tuffo della cascata c’è una caverna che permette di passarci dietro.

Ceresole Reale
Arriviamo a Ceresole Reale, a circa 1600 m di altitudine, un piccolo centro affacciato sul lago. Si tratta di un lago artificiale circondato da boschi di larici e pinete, le acque hanno un colore verde smeraldo intenso che ci lascia incantati.

Tutto intorno al lago c’è un percorso panoramico che si addentra nei boschi e permette di accedere alla diga. Parte del percorso è accessibile anche alle persone in carrozzina. Chi è interessato può cliccare QUI

Decidiamo di fermarci per un caffè e godere di questo spettacolare paesaggio. E’ anche giorno di mercato, così approfittiamo per acquistare qualche prelibatezza locale. Ci sono produttori di formaggi, salumi, miele, e tanto altro….

Proseguiamo lungo la strada provinciale SP50. Man mano che saliamo il paesaggio cambia, da verdeggiante ricco di boschi, si trasforma in un luogo più aspro ma con ampi pianori fioriti.

In questo periodo di luglio si possono ammirare una moltitudine di fiori dai mille colori. Uno spettacolo della natura che lascia incantati.

Lago Serrù
Il lago Serrù è un lago artificiale a 2275 m s.l.m. con una imponente diga.

E’ una zona abbastanza pianeggiante dove si può passeggiare senza difficoltà, qui è facile incontrare le marmotte.

In cima a una collinetta sorge una piccola chiesa, peccato fosse chiusa, in ogni caso, la sua presenza rende il luogo ancor più magico.

Al piedi della diga si trova un ampio parcheggio libero e poco prima il ristorante La Baracca dove mangiare una buona polenta e piatti locali.
Lago Agnel
La strada sempre più ripida e stretta è un susseguirsi di curve e tornanti, il più delle volte senza protezioni, bisogna avanzare con la massima prudenza.
Ogni tanto delle piccole aree ci permettono di sostare per ammirare il panorama. Anche a questa altezza, 2300 m. ci sono pianori dove scorrono ruscelli, prati alpini con una vegetazione radente ricoperta di fiori di diverse specie. Mi ha ricordato molto le brughiere del nord Europa che adoro.

Il Lago Agnel, ha una bella colorazione blu, dovuta al fondo di detriti trasportati dai torrenti che alimentano il lago. Un luogo ideale per il trekking o lunghe camminate. Anche qui abbiamo avuto la fortuna di vedere alcune marmotte e un camoscio.

A piedi fra le nuvole
Mancano ormai pochi km al Colle del Nivolet, la strada è sempre più impegnativa, a tratti ho preferito non guadare verso il basso perchè mi veniva l’ansia. A questa altezza, i prati fioriti scompaiono e lasciano spazio alle rocce.
Eccoci sulla cima del Colle del Nivolet, lo spettacolo che ci regala la natura è strepitoso, l’emozione che si prova nel vedere tanta bellezza la si può percepire solamente venendo fin quassù.

L’aria è fresca e frizzante, il sole va e viene, le nuvole che viaggiano in cielo fanno intravedere le cime maestose.
A bordo strada si trova uno spiazzale attrezzato con tavoli e panche, il posto ideale per pranzare con una vista mozzafiato sui laghi e la catena montuosa.

Si vede perfettamente il serpentone di strada che abbiamo appena percorso, pare disegnato sulla montagna. Unico nel suo genere.

La strada prosegue ancora in salita per poi scendere verso il Rifugio Savoia. Il rifugio si trova in una zona pianeggiante vicino ai Laghi del Nivolet. Qui c’è un ampio parcheggio per lasciare l’automobile ed un’area con tavoli e panche per un pic-nic. Il alternativa si può mangiare al ristorante del rifugio e passare la notte per poi ammirare le stelle.

Sicuramente un buon punto di partenza per facili passeggiate o percorsi più impegnativi.
Info utili
Ecco dove ci troviamo
Tutti possono arrivare al Colle del Nivolet, anche persone con difficoltà a camminare o in carrozzina. La strada porta sino in cima, è una strada stretta che si arrampica ad altezze elevate con punti senza protezione, bisogna essere prudenti e viaggiare a velocità ridotta.
Periodo di chiusura – A partire dal 12 luglio fino al 31 agosto, compreso ferragosto, nelle giornate di domenica, gli ultimi sei km di strada che porta al Colle del Nivolet è chiusa. Si può salire solamente a piedi, in bicicletta o con la navetta. Si può arrivare con l’auto fino al Lago Serrù. Per maggiori informazioni cliccate QUI Durante i giorni feriali, invece, è aperta a tutti.
Abbigliamento – Anche se siamo in estate e c’è il sole, a quell’altezza l’aria è sempre molto fresca, io ho trovato anche la neve a bordo strada. La zona dove si trova il Rifugio Savoia è la più ventilata, meno riparata dai venti, perciò fredda. Vestitevi a cipolla, portatevi un piumino leggero e pantaloni caldi, io ne ho avuto bisogno.
Buona passeggiata tra le nuvole del paradiso.
Che meraviglia!! Da tener presente nelle mie prossime gite !
Un luogo meraviglioso, dove la natura regna sovrana.