La Palazzina di Caccia di Stupinigi è uno dei tanti tesori del Piemonte, si trova a circa 12 km da Torino, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
La Palazzina di Caccia di Stupinigi è stata la residenza Sabauda per la caccia e le feste. La costruzione iniziò nel 1729 su un progetto di Filippo Juvarra.
Dopo importanti interventi di restauro, la possiamo ammirare in tutto il suo splendore. Le numerose sale sono ricche di affreschi dai colori vivaci e conservano buona parte degli arredi dell’epoca. Manca ancora una parte da restaurare: la sala delle carrozze e la sala di Napoleone.
Per non dilungarmi troppo e non annoiarvi, vi propongo le sale più importanti, più ricche di decori e di arredi. Tutto il resto, che non è da poco, spetta a voi scoprirlo.
Visitiamola insieme
Si accede alla Palazzina di Caccia dal cancello principale, poco prima dell’elegante inferriata, sulla sinistra, si trova la biglietteria. Da qui un percorso obbligato introduce alla scoperta di questo magnifico palazzo.
La Scuderia
Iniziamo la visita dalla Scuderia, al centro della sala fa bella mostra il cervo in bronzo che un tempo era posizionato in cima alla cupola centrale. Quello che si vede ora in cima al palazzo è una copia.

La biblioteca
Proseguiamo ed arriviamo alla biblioteca, la sala ha le pareti laccate in azzurro che mettono in risalto gli stucchi dorati. Ospita i ritratti di bambini, principi e principesse della famiglia Savoia.

Sala Scuderi
Oltrepassato l’atrio e una lunga galleria arriviamo alla Sala Scuderi. La sala non è molto grande ma le pareti sono splendidamente dipinte con scene di caccia. Anche la volta è totalmente affrescata con scene allegoriche dai colori sgargianti.

Salone Centrale
Appena entrati nella sala, lo stupore è grande davanti a tanto splendore. La sala è molto luminosa, le grandi porte a vetri permettono alla luce di esaltare i colori degli affreschi. La volta dipinta mette in risalto il trionfo di Diana Dea della caccia, oltre a Ninfe, pavoni, pernici. Tutto intorno si trova anche una balconata che ospitava i musicisti durante le feste. Elegante e imponente è anche il lampadario al centro della volta. Realizzato con cristalli e bronzo fu collocato in occasione delle nozze di Maria Teresa di Savoia.

Cappella di San’Uberto
Proseguendo ci troviamo nella Cappella del palazzo dedicata a Sant’Uberto. Santo protettore dei cacciatori e della caccia. Anch’essa totalmente affrescata, appaiono diversi medaglioni alle pareti con gli angeli.

Appartamenti della Regina
Seguiamo uno stretto corridoio ed arriviamo agli Appartamenti della Regina. Si tratta di un susseguirsi di sale e salette tutte decorate e affrescate con motivi floreali e racconti di caccia della Dea Diana. Le stanze sono sempre molto luminose grazie alle grandi finestre che si affacciano sul giardino.


Appartamenti del Re
Da un altro corridoio arriviamo agli appartamenti del Re. Anche qui possiamo ammirare le sale ricche di affreschi alle pareti e alle volte. Le pitture richiamano sempre scene di caccia e storie della Dea Diana, realizzate da Michele Antonio Milocco. All’interno sono esposti mobili di importante fattura, specchi e lampadari dell’epoca sono tutti ben conservati.


Appartamento dei Duchi di Chiablese
Ritorniamo nell’atrio e passiamo a visitare gli appartamenti dei Duchi Chiablese. Anche in questa ala della palazzina è un susseguirsi di anticamere, sale e salotti tutto sempre accuratamente affrescato.
Anticamera Duca di Chiablese
Alle pareti sono esposti grandi dipinti con soggetti storici, ogni piccola parte è decorata, gli stucchi dorati impreziosiscono l’ambiente.
Salotto
L’eleganza di questo salotto è data dalla preziosa tappezzeria in seta del settecento e dai preziosi arredi dorati.


Camera da letto
La camera non è molto grande ma arredata con preziosi mobili decorati del settecento. Il letto a baldacchino è originale del XVIII secolo.

Sala del Bonzanigo
In questa sala si trova un mobile che mi ha colpito molto per l’intaglio minuzioso del legno messo in risalto dal colore azzurro. L’opera è di Giuseppe Maria Bonzanigo, importante scultore, ebanista, intagliatore astigiano.

Sala delle prospettive
Il salotto è totalmente dipinto, alle pareti emergono immagini architettoniche in prospettiva realizzate nel 1751-53 da Giovanni Battista Alberoni. Tra gli arredi mi ha attratta una piccola e preziosa cassaforte che si intravede sotto al medaglione.

Gabinetto di Paolina Borghese
Una piccola ma preziosa sala da bagno. Ciò che colpisce è sicuramente la preziosa vasca da bagno realizzata in marmo bianco scolpita. Molto elegante è pure il tavolino dorato con il piano in marmo rosa.
Vasca in marmo Gabinetto di Paolina Borghese
Sala da gioco
La sala sorprende sia per le dimensioni che per i decori alle pareti in stile orientale. Preziosi anche gli arredi ed i tavoli da gioco.

Accessibilità disabili
Le persone disabili, in carrozzina, possono entrare con l’auto da un’entrata secondaria. L’entrata si trova dalla parte laterale sinistra della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Per arrivarci bisogna seguire la strada che costeggia le mura del parco. Poco prima della chiesa in mattoni rossi, lungo le mura di cinta, si trova un cancello con citofono segnalato dal simbolo della carrozzina. Basta suonare e il personale del museo verrà ad accogliervi.
Tutte le sale sono accessibili attraverso ascensori e monta-scale, il personale addetto accompagna i turisti disabili durante tutta la visita. Sono rimasta molto colpita per le modifiche apportate, rese invisibili per non alterare l’ambiente. E’ disponibile anche una toilette accessibile. Finalmente un grande passo in avanti nell’abbattimento delle barriere architettoniche.
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